IN AUTO. Dalle principali autostrade seguire la direzione Napoli, prendere l’uscita Napoli – Porto, proseguire dritto per circa 2 km; l’ Hotel è ubicato sul lato destro della strada e riconoscibile da un cubo di colore nero con il logo dell’Hotel sul tetto. Servizio parcheggio disponibile su prenotazione.
IN TRENO. Dalla Stazione Centrale di Napoli, prendere il bus/tram della linea 1 (fermata nei pressi della Statua di Garibaldi), scendere infine alla fermata di Via Nuova Marina/Angolo Via Duomo e percorrere circa 100 metri a piedi sino a raggiungere la struttura.
IN AEREO. Dall’Aeroporto Internazionale di Capodichino prendere il bus della linea Alibus, scendere alla fermata di Piazza Garibaldi – Stazione Centrale di Napoli, prendere il bus/tram della linea 1 (fermata nei pressi della Statua di Garibaldi), scendere infine alla fermata di Via Nuova Marina/Angolo Via Duomo e percorrere circa 100 metri a piedi sino a raggiungere la struttura.
Spaccanapoli, con la sua perfetta linearità, attraversa da nord a sud la città di Napoli. Denominata "Decumano inferiore", è un'arteria viaria del centro antico di Napoli ed è una delle vie più importanti della città. Il decumano si suddivide in tre spezzoni: il primo tratto incomincia da piazza del Gesù Nuovo per proseguire per l'attuale via Benedetto Croce, passando per piazza San Domenico Maggiore, piazzetta Nilo e largo Corpo di Napoli; la parte centrale è via San Biagio dei Librai; via Giudecca Vecchia, una parte di Forcella, superato l'incrocio con via Duomo, costituisce il tratto finale del decumano.
ottieni indicazioniVia San Gregorio Armeno è la strada del centro storico di Napoli, celebre in tutto il mondo per le botteghe artigiane di presepi. La nascita del presepe napoletano risale alla fine del Settecento ed è raccolta in questa stradina che non è altro che il centro espositivo delle botteghe artigianali, che ormai tutto l'anno realizzano statuine per i presepi, sia canoniche che originali.
ottieni indicazioniLa costruzione del Maschio Angioino iniziò nel 1279, sotto il regno di Carlo I d’Angiò, su progetto dell’architetto francese Pierre de Chaule. Per la sua posizione strategica il nuovo castello rivestì non solo le caratteristiche di una residenza reale, ma anche quelle di una fortezza. Fin dall’inizio esso venne chiamato “Caste Nuovo” per distinguerlo da quelli più antichi dell’Ovo e Capuano. Durante il regno di Roberto d’Angiò il Castello divenne un centro di cultura dove soggiornarono artisti, medici e letterati fra cui Giotto, Petrarca e Boccaccio.
ottieni indicazioniIl castello che si vede oggi è il risultato di 1.000 anni di occupazione militare, a partire dal periodo normanno. Gli Aragonesi diedero alla fortezza il suo aspetto attuale nel 16 ° secolo: prima di tale, una comunità monastica ha vissuto qui. Il suo nome deriva da un’antica leggenda secondo la quale il poeta latino Virgilio nascose nelle segrete dell’edificio un uovo che mantenesse in piedi l’intera fortezza. La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli.
ottieni indicazioniLa costruzione del Palazzo Reale di Capodimonte fu intrapresa nel 1738, nell’area adiacente all’omonimo Bosco dove nel 1734 Carlo di Borbone aveva deciso di creare una grande riserva di caccia e una residenza di Corte, in suggestiva posizione panoramica sul golfo e sulla città sottostante. Le collezioni Farnese (tra cui Raffaello, Tiziano, Parmigianino, Bruegel il Vecchio, El Greco) e quella borbonica costituiscono i nuclei principali del patrimonio museale. Il Museo si sviluppa su tre piani: il primo piano ospita l’Appartamento storico e la ricca collezione farnesiana; al secondo piano la galleria napoletana, ed infine, al terzo piano la collezione di opere dell’Ottocento e di arte contemporanea.
ottieni indicazioniI lavori per il Palazzo Reale è iniziata nel 1600, sotto il dominio dei viceré spagnoli, dall’architetto napoletano Domenico Fontana. La maggior parte del palazzo è stato completato in due anni, anche se un certo numero di caratteristiche (come ad esempio la scala) sono stati aggiunti 50 anni dopo. I monarchi borbonici avevano l’edificio ampliato verso est nella metà del 18 ° secolo, quando furono aggiunti nicchie alla facciata. Sotto il dominio francese nei primi anni del 19 ° secolo, gli interni assunse l’aspetto neoclassico corrente e giardini pensili e le statue dei re di Napoli ‘sono state aggiunte successivamente quel secolo.
ottieni indicazioniIl Museo Archeologico Nazionale di Napoli vanta il più ricco e pregevole patrimonio di opere d’arte e manufatti di interesse archeologico in Italia ed è considerato uno dei più importanti musei archeologici al mondo se non il più importante per quanto riguarda la storia dell’epoca romana. Il museo è formato da tre sezioni principali: la collezione Farnese (costituita da reperti provenienti da Roma e dintorni), le collezioni pompeiane (con reperti provenienti dall’area vesuviana, facenti parte soprattutto delle collezioni borboniche) e la collezione egizia che, per importanza, si colloca in Italia al secondo posto dopo quella del museo egizio di Torino.
ottieni indicazioniSotto la Basilica di Santa Maria della Sanità, centro nevralgico dell’omonimo Rione, sorge quello che era il secondo cimitero paleocristiano più importante della città. Collegate con la collina di Capodimonte in epoca romana ed usate come cisterne per l’acqua, queste catacombe labirintiche sono stati utilizzati come luogo di sepoltura dal quinto secolo in poi. Nel 452, la sepoltura di San Gaudioso – un vescovo nordafricano ed eremita – ha reso il sito un importante santuario.
ottieni indicazioniPer tantissimi anni, dal profondo ventre di Napoli, è stato ricavato il tufo per costruire la città, creando così anfratti, grotte e cunicoli sotterranei, che raccontano una storia parallela alla vita della Napoli in superficie. Nella città sotterranea la gente ha condotto un’altra vita, sfruttando il suo interno in mille modi, anche come prezioso rifugio durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
ottieni indicazioniSituato nel cuore del centro antico di Napoli, il Museo Cappella Sansevero è un gioiello del patrimonio artistico internazionale. Tra capolavori come il celebre Cristo velato, la cui immagine ha fatto il giro del mondo per la prodigiosa “tessitura” del velo marmoreo, meraviglie del virtuosismo come il Disinganno ed enigmatiche presenze come le Macchine anatomiche, la Cappella Sansevero rappresenta uno dei più singolari monumenti che l’ingegno umano abbia mai concepito.
ottieni indicazioniCapri, Ischia e Procida sono le tre isole del Golfo di Napoli visibili dai punti panoramici della città. Caratterizzate da qualità e personalità differenti, tutte godono di una bellezza inestimabile e offrono la possibilità di tuffarsi nelle acque limpide e pulite del Mediterraneo. Sono facilmente raggiungibili dal Porto di Napoli con traghetti da Calata Porta di Massa o in aliscafo da Molo Beverello.
ottieni indicazioniEntrambe raggiungili in auto o in treno, la costiera Sorrentina e la costiera Amalfitana sono la meta ideale per respirare l'aria tipica delle città di mare. Gli affascinanti costoni alti che si tuffano nel profondo mare blu, sono da sempre una grande attrazione per la loro bellezza unica al mondo. Lungo la costa, le varie città che la popolano, offrono la possibilità di gustare la tipica cucina partenopea o di trascorrere una rilassante giornata al mare presso i lidi attrezzati.
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